Pensioni di invalidità 2023, modifiche Inps
Le prestazioni destinate alle persone con invalidità civile sono vincolate da un tetto di reddito che, se superato, determina la perdita del diritto alle stesse. Fa eccezione l’indennità di accompagnamento che non è soggetta a limiti reddituali.
Con un recente messaggio, l’Inps ha precisato alcuni aspetti rilevanti nel calcolo dei limiti reddituali riferiti all’ottenimento della pensione e dell’assegno di invalidità civile.
Secondo l’Istituto «nella determinazione del reddito rilevante ai fini della verifica del diritto alle prestazioni di invalidità civile sono computati i redditi soggetti a IRPEF al lordo delle
ritenute fiscali».
È importante ribadire che, ad eccezione dell’indennità di accompagnamento, le prestazioni per gli invalidi civili sono generalmente connesse al reddito e, se viene superato un certo limite, è possibile perdere il diritto alle stesse prestazioni.
Ricordiamo che per il 2023 la pensione mensile agli invalidi civili totali (100%) ammonta a 313,91 euro (eventualmente maggiorabile fino a 700,18 euro), con un limite di 17.920 euro e che l’assegno mensile per gli invalidi civili parziali (74-99%) è dello stesso importo, con un limite di 5.391,88 euro.
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