Risarcimento danni da sangue infetto

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Risarcimento danni da sangue infetto
risarcimento danni da sangue infetto 2023

Il tema del risarcimento danni da sangue infetto è di cruciale importanza per coloro che hanno subito dei danni alla salute conseguenti a trasfusioni con sangue ed emoderivati contaminati.
I soggetti danneggiati possono richiedere un risarcimento di natura patrimoniale dei danni subiti a causa del comportamento negligente dei soggetti tenuti alla vigilanza sul sangue utilizzato per scopi terapeutici.

Cos’è il risarcimento danni da sangue infetto?

Affrontando questo argomento non si può non citare la legge 210/92, legge che prevede un indennizzo da parte dello Stato a tutti coloro che sono venuti a contatto con sangue ed emoderivati infetti.
Tale indennizzo ha natura assistenziale e ciò lo distingue dall’istituto del risarcimento del danno subito.
L’indennizzo è assimilabile ad una pensione e viene infatti corrisposto ogni due mesi; gli importi erogati vengono calcolati sulla base di apposite tabelle contemplate dal Dpr 834/1981 ed annualmente aggiornati

Pertanto, al netto dell’indennizzo previsto dalla predetta legge, chiunque abbia contratto l’Epatite C, l’HIV o l’Epatite B a seguito di trasfusioni con sangue infetto, può agire in giudizio contro il Ministero della Salute e, in alcuni casi, contro l’azienda ospedaliera, al fine di ottenere il giusto risarcimento del danno subito.

Anche i familiari dei soggetti deceduti per patologie contratte a seguito di contatto con sangue ed emoderivati infetti possono avere diritto a richiedere il risarcimento.

Procedura per la richiesta risarcimento danni da sangue infetto

Se ritieni di avere diritto al risarcimento per danni da sangue infetto, sarà necessario seguire una serie di procedure a partire dalla raccolta delle prove e di tutta la documentazione necessaria al fine di poter dimostrare che hai contratto un’infezione a causa del sangue contaminato.

In primis occorre recuperare copia della cartella clinica (o documento assimilabile) da cui possa evincersi l’effettuazione della trasfusione e, naturalmente, documentazione attestante la patologia contratta.

Un passo importante rappresenta la consultazione di un avvocato specializzato in casi di sangue infetto al fine di poter compiere tutti i passi giusti sia nella fase preliminare che, successivamente, durante il giudizio.

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