La pandemia da Covid-19 ha posto nuovamente l’attenzione sui vaccini. La Corte Costituzionale ha dichiarato legittima l’obbligatorietà del vaccino per gli over 50, bocciando i ricorsi di chi aveva rifiutato la vaccinazione. Ma cosa succede in caso di reazioni avverse o danni? In Italia, l’articolo 2043 del codice civile (Risarcimento per fatto illecito) prevede il risarcimento per chi ha subito danni a causa della vaccinazione obbligatoria, mentre la Legge 210/92, riconosce un indennizzo a chi ha subito conseguenze irreversibili.
L’indennizzo è un beneficio di natura economica, riconosciuto dallo Stato, corrisposto alle persone che hanno subito danni gravi o permanenti a seguito della somministrazione di un vaccino e, prescindendo dalla colpa, non richiede la prova di un illecito. Il risarcimento, invece, è un rimborso di natura economica, corrisposto dal soggetto che ha causato il danno (ad es. produttore o distributore del vaccino) alla persona che ha subito il danno e presuppone un nesso tra fatto illecito e danno ingiusto.
Per avviare un’azione legale contro un’azienda farmaceutica o richiedere un indennizzo allo Stato, è sempre consigliabile avvalersi del supporto di un avvocato per ottenere informazioni accurate e aggiornate.
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